Ritornare su un utente che ha già visitato il nostro sito con un annuncio personalizzato, ci permette di rinfocolare un interesse più maturo e consapevole. Chi deve effettuare un acquisto consulta sempre più di un sito, è dopo le opportune comparazioni che decide per un acquisto. Anche azioni meno impegnative dell’acquisto vengono prese in considerazione maggiormente nelle visite successive, quando si è ormai valutata la validità di un prodotto, di un servizio, o di un’azienda e allora si è propensi a compilare un form per la richiesta di informazioni, di un preventivo, oppure si invia un’iscrizione alla newsletter. Non si tratta di strategie di comunicazione stressanti, ma di capitalizzare le informazioni di massima acquisite su utenti anonimi, i volantini che inzeppano la cassetta della posta denotano spesso una colorazione più persecutoria di questa.

10 buone pratiche per la realizzazione di una campagna di remarketing

Per chi è in cerca di una guida qui è disponibile un PDF ufficiale di Google che spiega quali siano gli obbiettivi principali e le procedure di base per realizzare una campagna di remarketing AdWords per la rete di ricerca.

Di seguito sintetizziamo i punti principali da considerare per la buona riuscita di un’operazione di retargeting:

  1. genera il tag di remarketing e incollalo in tutte le pagine del sito;
  2. installa il tag assistant (scarica l’app gratuita per Chrome) per verificarne il corretto funzionamento;
  3. mappa le pagine del sito per le quali creare elenchi di remarketing;
  4. forse vale la pena mappare tutto il sito oltre che le pagine cruciali di conversione;
  5. per lo stesso segmento di pubblico crea elenchi di remarketing di durata diversa (leggi subito il perché);
  6. controlla dopo qualche giorno che i tuoi elenchi si stiano riempiendo;
  7. elabora una strategia e individua un obbiettivo per la tua campagna di remarketing (finalizzare una conversione abbandonata; offrire servizi/prodotti correlati a quelli già richiesti dall’utente e quindi creare un’offerta cross selling mirata; mettere in rilievo ulteriori vantaggi o ulteriori informazioni che potrebbero essere sfuggiti all’utente nella precedente visita; sottoporre offerte dedicate a determinati segmenti);
  8. verificare la pertinenza all’interno di un gruppo di annunci tra tutte le seguenti componenti: segmento di remarketing individuato, contenuto dell’annuncio elaborato, kw e pagine di destinazione scelte;
  9. valuta che probabilmente questi annunci avranno un numero di impressioni più ridotte e che gli utenti che ti hanno visitato la prima volta possano avere modificato le loro query di ricerca, adesso potrebbero effettuare delle ricerche molto più verticali perché hanno maggiori informazioni sul prodotto. La combinazione di queste due eventualità, potrebbe suggerirti di scegliere kw più generiche, questo aumenterebbe le probabilità di pubblicazione dell’annuncio di remarketing.
  10. a tutti in fondo piace ricevere un messaggio nella cassetta della posta… l’importante è che il messaggio sia all’altezza della curiosità, le promesse vanno mantenute!
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Come far funzionare il remarketing AdWords
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10 cose da tenere sempre presente quando si realizza una campagna di remarketing AdWords. Che tipo di kw scegliere? Che tipo di offerta impostare? Proviamo a rispondere.
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