Qual è il dato più importante nelle analisi delle campagne AdWords?
Tra gli indici tenuti più in considerazione per la search figura di sicuro il CTR.
Il Click-Through Rate misura la percentuale di clic di un item della campagna o di un set di item a diversi gradi di profondità nella campagna.
Il valore del CTR risponde alla domanda:
‘Questo item’ quanto è pertinente con le ricerche effettuate dagli utenti?
Una domanda importante a cui il CTR risponde con incredibile sintesi. In un colpo d’occhio si ottiene subito un’informazione sul funzionamento delle campagne e delle sue parti. Al posto di ‘questo item’ potete sostituire il termine parola chiave, annuncio, sitelink, ecc.
Ci sono occasioni, però, dove il CTR AdWords non dice tutta la verità nient’altro che la verità!, ma ci rifila una verità parziale.
Immaginiamo che io abbia un budget giornaliero a disposizione molto basso e che il mio obbiettivo sia quello di portare dei clic di qualità al sito, magari con conversioni di acquisto. Proverò allora a tenere basso il mio CPC medio esplodendo le kw in verticale; in tal modo avrò molti gruppi di annunci con kw a coda lunga e kw particolareggiate. Capiterà di sicuro che molti di questi gruppi avranno nei primi giorni scarsissime visite, forse nessuna. Col tempo noterò che le impressioni si accumulano, eppure i clic ancora non arrivano: il CTR è sempre uguale a zero. Poi, mentre sarò lì a chiedermi se mettere o meno in pausa il gruppo d’annunci ecco che arriverà un clic e il CTR schizzerà in alto come lo share di quel programma in cui Benigni lesse gli sms tra Belen e Corona.
Potremmo pure esserci perso il programma, ma siamo sicuri di voler perdere un simile gruppo d’annunci?
Un occhio al CTR, in questo caso, non dà una risposta esaustiva; bisogna investigare ancora. Magari è meglio accumulare qualche altro clic e verificare le query che li hanno generati. Va verificato che non sia una posizione troppo alta a penalizzare i clic sull’annuncio, o altre variabili.
Quindi sì, il CTR è importante per chiavi o item che non possono non generare clic.
E no, non è l’unico dato da tenere in considerazione quando non arrivano clic.
E ancora no, non è vero che Benigni ha letto quegli sms.
