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Due regole utili che ti aiutano a interpretare il target
L’efficacia di una campagna Adwords passa anche da una buona impostazione di base e dall’accordatura dei livelli successivi. Per questo adesso poniamo l’attenzione sulla tipologia di target a cui vuoi parlare e con quale intenzione.
Quando navighiamo in internet ci pensiamo come tanti marinai, ma la metafora del mare potrebbe anche farci immaginare come dei pesciolini di tante specie differenti. Infatti, ognuno di noi inizia una navigazione sul web con un intento diverso: curiosiamo in giro saltando freneticamente da una pagina all’altra, oppure siamo concentrati nella ricerca di un’informazione o di un prodotto specifico; siamo impulsivi nel cogliere un’occasione, oppure siamo prudenti. Inoltre, ogni sessione è diversa dall’altra per obiettivi, livello d’attenzione, stato d’animo ma, soprattutto, per il livello di conoscenza che ogni successiva ricerca genera.#1 regola
Quindi la prima regola per creare una campagna AdWords efficace è di non pensare assolutamente che esista un solo tipo di utente interessato a noi e ai nostri prodotti o servizi. La tipologia di bene che proponiamo è solo una delle discriminanti che compongono il target e il suo stile di consumo. Non partire con modelli di targeting troppo limitanti.
#2 regola
La seconda regola è di non pensare subito, in prima battuta, al singolo esemplare, piuttosto alla “specie” a cui appartengono i nostri utenti: i tuoi potenziali clienti non sono come te, non hanno i tuoi stessi interessi e forse non parlano il tuo stesso linguaggio. È il comportamento in rete che li identifica.
1. La pesca a strascico
Se il tuo obbiettivo è far conoscere a tanta gente il tuo brand, una tua iniziativa, un tuo minisito promozionale, ecc. devi scegliere canali a larga diffusione, posizionamenti con larga visibilità, targeting ampi: display, youtube, search a corrispondenza generica.
Non targetizzare troppo, ragiona per categorie di argomenti più o meno ampi, il tuo pubblico non sa ancora di aver bisogno di te perché non sa che esisti.
La tua campagna genererà molti clic quindi assicurati di avere un budget adeguato. Non deve per forza essere dispendiosa ma dopo qualche giorno di erogazione premurati di spostare più budget sui canali meno dispendiosi, di puntate su banner testuali piuttosto che illustrati, di aggiungere un adeguato bid cap all’offerta automatica (nel caso volessi usarla).
2. La pesca con la mosca
Vuoi pubblico interessato, che interagirà col tuo sito nel medio periodo. Usa la rete di ricerca con selezione display che è in grado di migliorare le conversioni di vendita tenendo bassi i costi di acquisizione. Avrai più visibilità rispetto alla sola rete di ricerca, avrai dei buoni CTR, puoi lavorare bene anche con budget moderati. Metti in mostra la tua merce migliore, i tuoi punti di forza. Nel tempo ti ripagheranno. Non è una vera display, ma ha un ronzio convincente.
3. La pesca con la nassa
Vendi prodotti costosi, oppure disponi di poco budget e vuoi concentrarlo sull’acquisizione di utenti di qualità.
Nel caso di vendita online una campagna shopping è l’ideale con i suoi CPA tendenzialmente bassi.
Nel caso puntassi ad altri tipi di acquisizione devi selezionare attraverso gli annunci il tuo pubblico, dissuadendo dal clic gli utenti fuori target. Non puoi operare questa selezione fin da subito attraverso le kw, altrimenti rischi di saltare la fase di apprendimento basato sullo studio delle query degli utenti. Ma se il tuo budget è di pochi euro al giorno, dovrai fare a meno di questa fase e usare corrispondenze di kw a maglie più strette.
La tua landing deve essere ottimizzata al massimo affinché, proprio come in una nassa, una volta entrati non se ne esca più! O almeno, non subito nel nostro caso.
4. La pesca con l’esca viva
Vuoi massimizzare l’effetto delle campagne, non ne fai molte e vuoi che diano una spinta decisa agli affari. Perfetto, crea una promozione esclusiva per i clienti che arrivano dalle campagne AdWords, un affare realmente appetibile e circoscritto nel tempo. Le promozioni sono appetibili, inizia con un targeting abbastanza ristretto e verifica giornalmente l’andamento per assicurarti un livello di spesa costante.
Al di là del modello adottato, l’importante è monitorare nel tempo gli avanzamenti e valutare i risultati. Questo ci permette di capire, a fine battuta, quanto è pieno il nostro retino.